martedì 22 novembre 2016

La Regione Veneto ha aderito alla Carta!



La Regione Veneto è la seconda Regione italiana ad aderire alla Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni!
Questo ci riempie di entusiasmo! Le due Regioni aderenti, Emilia Romagna e Veneto, al momento dimostrano di essere le Regioni più impegnate sul fronte del contrasto all'esitazione vaccinale. Emilia Romagna e Veneto stanno rispondendo al fenomeno in maniera diametralmente opposta ma entrambe le Regioni si affacciano nel "porto sicuro" della Carta, che con i suoi principi e le sue azioni dimostra di essere "luogo di incontro" ideale per chi vuole promuovere i programmi vaccinali in Italia.

lunedì 26 settembre 2016

Vittoria!

And the winner is...


E' già! Alice Pignatti (IoVaccino - TeamVax Italia) ha partecipato al concorso fotografico indetto da Vaccinestoday e ha vinto! Prima classificata! E con lei ha vinto tutto il TeamVax Italia!
Siamo orgogliosi di questo premio e della storia che c'è dietro a questa foto...

"Anja is now 1 year old but when she was 1 month she caught whooping cough. She spent 5 days in hospital and 8 months coughing. I spent 8 months sleeping with her on the couch to keep her vertical and help her breathing during cough fits; she had many difficulties when eating and couldn't fall asleep. I ran a petition asking my government to make vaccines mandatory, to protect babies who cannot be... vaccinated and to stop antivax movements; the #iovaccino campaign joined thousands people and lead in a movement called TeamVaxItalia and in a law that will be enacted in September.
Anja is now safe, healthy and ready to travel the world. The biggest travel possible ever: life. #vaccinepassport"
 

"Anja ora ha un anno, ma quando aveva un mese di vita si è ammalata di pertosse. E' stata ricoverata in ospedale per 5 giorni e ha continuato a tossire per 8 mesi. Ho passato 8 mesi a dormire con lei sul divano, per mantenerla in posizione verticale e aiutarla a respirare durante gli attacchi di tosse. Ha avuto molte difficoltà a mangiare e a dormire. Ho lanciato una petizione per chiedere al mio Governo di rendere le vaccinazioni obbligatorie per proteggere i bambini che non possono essere vaccinati e fermare i movimenti antivaccinisti. La campagna #iovaccino ha raggiunto migliaia di persone e è sfociata in un movimento denominato TeamVax Italia e in una legge che sarà approvata a settembre. Anja ora sta bene, è in salute e pronta a viaggiare per il mondo. Il più grande viaggio che possa fare: la vita! #vaccinepassport"

Grande vittoria, i nostri complimenti a Alice!

Siamo sulla home page di ASSET


Quelli di ASSET, progetto europeo le cui finalità possono essere approfondite qui, hanno notato il TeamVax Italia e la Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni. Ci hanno chiesto di scrivere un pezzo sulla Carta, lo abbiamo fatto molto volentieri, nell'interesse primario di diffondere la nostra esperienza come buona pratica in Europa.
Orgogliosi di essere nella home page del sito dedicato al progetto!
Enjoy the Charter, English Version!

lunedì 4 luglio 2016

Online il Video ufficiale di presentazione della Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni

E' disponibile sul canale YouTube di TeamVax Italia il video realizzato per noi da Capsula a fondo corso e dal Motion Graphics Designer Gabriele Tropiano per promuovere la diffusione della Carta.

Il video, della durata di 1'35", fornisce una veloce e chiara panoramica sulla Carta ed è l'esempio concreto di un'azione concreta di advocacy: i suoi ideatori, infatti, hanno voluto manifestare il proprio sostegno a favore dei programmi vaccinali e della corretta informazione realizzando un prodotto che aiutasse la diffusione stessa della Carta attraverso canali comunicativi nuovi.
TeamVax ringrazia Capsula a fondo corso e Gabriele Tropiano e vi invita alla visione&condivisione del video.
Contatti:
Capsula a Fondo corso - 
https://www.facebook.com/capsulaafondocorso
Gabriele Tropiano - gabriele.tropiano@hotmail.it



giovedì 23 giugno 2016

Chi ha paura dei vaccini? e perchè?


Andrea Grignolio, docente di Storia della Medicina all’Università di Roma La Sapienza, ha recentemente scritto “Chi ha paura dei vaccini?”, edito da Codice Edizioni e disponibile anche su Amazon a questo link https://www.amazon.it/…/88…/ref=cm_sw_r_cp_tai_shszxbNDDCV4V; nel suo libro analizza il fenomeno dell’esitazione vaccinale e fa luce sull’aspetto emotivo e irrazionale che spesso guida le scelte dei genitori. Un testo dedicato sia ai genitori sia a chi desidera comprendere il ruolo dei vaccini nella società contemporanea, in un viaggio che attraversa la storia dei movimenti antivaccinisti e la psicologia cognitiva.
IoVaccino ha voluto intervistarlo e chiedergli cosa ne pensa del fenomeno della comunicazione sui social e dell’impegno preso da molti cittadini, divulgatori e blogger su questo importante tema.
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Lei si occupa di comunicazione da molto tempo e nel suo libro è presente anche un excursus storico sui movimenti antivaccinisti dal 700 ad oggi; secondo lei cosa è davvero cambiato negli ultimi decenni?
L’opposizione nei confronti dei vaccini nasce con la vaccinazione stessa, ovvero già con la variolizzazione introdotta da Jenner; nell’arco di due secoli è cambiato principalmente il fatto che questa opposizione proveniva inizialmente dalle frange meno colte della popolazione, che non accettavano di buon grado che funzionari statali inoculassero loro agenti infettivi attenuati. Successivamente, dalla fine dell’800 agli anni 1960/70, quando è iniziata la vaccinazione di massa e si sono moltiplicate le vaccinazioni contro le grandi malattie infettive, il successo che ne è seguito e l’eradicazione di molte malattie ha attenuato la spinta antivaccinale; negli anni ’80 e ’90, parallelamente alla diffusione dei mass media (la televisione prima e le rete poi), il successo dei vaccini ha nettamente modificato la percezione dei rischi legati alle malattie infettive, creando un’immagine falsata della realtà.
Bisogna spiegare che la percezione che abbiamo delle malattie non rappresenta la realtà: non incontrare persone mutilate dalla polio non significa infatti che le malattie siano scomparse, ma soltanto che è cambiata la percezione sociale delle malattie.
Non solo, è cambiata anche la fascia di popolazione che si oppone alle vaccinazioni: se prima potevamo identificare gli oppositori in una fascia marginale, poco colta e con difficoltà a comprendere il principio della vaccinazione, ora coloro che si oppongono alla vaccinazione sono per lo più persone istruite e benestanti.
Nel suo libro analizza i cosiddetti genitori esitanti: i genitori quindi non sono tutti uguali? Esiste quindi la possibilità secondo lei di individuare tipologie diverse?
La letteratura riporta tre grandi categorie: la prima, che rappresenta circa il 40% dei genitori, si può suddividere in un 20% che non ha alcun dubbio sulle vaccinazioni e un 20% che si fida delle vaccinazioni (e le esegue) ma ha comunque qualche dubbio iniziale.
Poi vi è un 40% dato dai cosiddetti genitori “esitanti”, genitori che sono indecisi e che prima di decidere si informano molto: costoro possono poi o rientrare nella categoria dei genitori che vaccinano, o propendere per una vaccinazione tardiva o parziale rispetto al calendario.
Infine vi è un 10% rappresentato dai cosiddetti “oppositori radicali”, ovvero coloro che non vaccinano i bambini.
Naturalmente vi sono delle lievi sovrapposizioni, ad esempio genitori che vaccinano il primo per i soli vaccini obbligatori mentre decidono di non vaccinare il secondo; pertanto queste categorie sono giuste ma anche “opache”, perché non tengono conto di comportamenti ondivaghi.
Recentemente il dialogo fra i cittadini sul tema delle vaccinazioni si è spostato sui social e sulla rete: cosa ne pensa di questo fenomeno? Crede che questa piattaforma sia un luogo di confronto utile e che vi siano strategie comunicative particolarmente adatte al medium?
Esistono due tipologie di posizioni sul fenomeno della comunicazione in rete; da una parte chi crede che la rete abbia influenzato in modo deleterio la scienza, dando valore all’idea che vi sia una par condicio possibile, per cui la scienza sarebbe divenuta luogo di scambio di opinioni e di ascolto di due campane diverse proprio a causa del medium utilizzato. Dall’altra parte chi crede invece che il medium non abbia fatto altro che far emergere lo stato dell’arte delle cose, ovvero abbia portato alla luce del sole ciò che in realtà era già esistente, ma che utilizzava altri canali e luoghi comunicativi, come ad esempio le conversazioni al bar. Semplicemente la rete ha funzionato come cassa di risonanza, perché se prima chi viveva in un piccolo paese non aveva la percezione generale della situazione di altre realtà lontane, ora invece la comunicazione fra i vari nodi fa si che le opinioni di tutti siano libere di circolare; pertanto accade paradossalmente che chi ha gli strumenti culturali per informarsi in rete ne tragga un arricchimento, mentre per chi non ha strumenti culturali la rete diventa un impoverimento, non avendo costoro la capacità di distinguere informazioni valide da altre assolutamente non valide e false.
E’ difficile riuscire a far capire alle persone che la scienza non si muove nel campo delle opinioni, come accade per esempio nella politica o nel senso estetico. La scienza, come nel caso esemplare della Terra piatta, non ha opinioni, ma si basa su dati e fatti: allo stesso modo che i vaccini non causino autismo non è un’opinione, ma un dato di fatto, indiscutibile. Questo è il punto di partenza di diversi errori giornalistici, sia in tv che in rete: sentire le due campane e lasciare che il pubblico si faccia la propria idea è un errore gravissimo.
Inoltre per la vaccinazione la questione diventa ancora più complessa, perché proprio le fasce di popolazione acculturate cadono nei tranelli dei siti disinformativi; le persone istruite e dubbiose leggono molto, troppo, e spesso anche i comunicatori commettono errori nel rivolgersi a questa fascia.
Come si dovrebbe quindi parlare a questi genitori? Esistono delle strategie di comunicazione efficaci e quali sono invece gli errori più comuni da evitare quando si parla ai genitori dubbiosi?
Esistono diversi errori che andrebbero assolutamente evitati; anzitutto è sbagliato fornire troppe informazioni. Diverse ricerche hanno dimostrato che un eccesso di informazioni ci porta infatti a compiere scelte subottimali, poiché non abbiamo strumenti a sufficienza per manipolare una tale mole di dati. La rete presenta spesso informazioni sui vaccini che sono quantitativamente troppe, oltre a essere spesso false e contraddittorie, specialmente sulla questione della percezione del rischio: spesso i genitori chiedono che i vaccini siano a rischio zero, non comprendendo che nessun trattamento farmacologico lo è - ad esempio l’aspirina è 1.500 volte più pericolosa di un vaccino in termini di rischio. Quando si parla di rischio il genitore quindi richiede informazioni che però spesso non è in grado di gestire e comprendere, e d’altra parte se non vengono date ha la percezione che vi sia l’intento di nascondere o insabbiare informazioni.
La comunicazione efficace con i genitori deve essere piana, mai aggressiva, deve mostrare dati ma essere anche “calda”.
Uno degli errori più comuni è fornire nel dialogo continue informazioni correttive; le informazioni sbagliate andrebbero ignorate e sostituite da corrette informazioni, ma senza produrre giudizi del tipo “avete sbagliato, vi siete fatti fregare, ecc”; questa sorta di sfida che si verrebbe a creare fra le parti determina infatti una chiusura cognitiva e fa sì che invece si rafforzino le reciproche posizioni.
La comunicazione ottimale dovrebbe sostituire invece questa falsa percezione del rischio della vaccinazione con una reale percezione del rischio di contrarre una malattia, ad esempio attraverso il racconto delle storie di madri che hanno vissuto esperienze negative con malattie prevenibili; storie che enfatizzino cosa si perde in termini di salute a non vaccinare e non cosa si guadagna, ovvero una comunicazione che non sostenga quanto siano importanti i vaccini ma cosa comporti il non vaccinarsi e che cosa può accadere realmente.
Infine la comunicazione efficace dovrebbe essere personalizzata su ogni bambino, mirata sulla prole dei nostri interlocutori; in un sito questa è un’operazione difficile, ma all’interno di specifici colloqui individuali è possibile analizzare sempre fattori specifici quali l’età, la regione, la stagione e l’individualità di ogni famiglia; la comunicazione “altruista”, ovvero che fa leva sull’interesse per gli altri e la loro protezione, si è dimostrata invece purtroppo inefficace.
Recentemente un nuovo movimento ha unito operatori sanitari, cittadini e divulgatori scientifici in rete sotto il nome di TeamVaxItalia, formulando la “Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni”, un documento che vuole essere una chiamata all’azione da parte di tutti. Cosa ne pensa?
Ho letto il documento e lo sottoscriverò senz’altro; questo tipo di strumento è importantissimo e davvero innovativo, poiché se fino a poco tempo fa esistevano in rete soltanto movimenti contrari, ora si affacciano su questo panorama anche genitori e cittadini che sostengono le vaccinazioni.
Credo sia fondamentale soprattutto che all’interno di questi gruppi di sostegno alle vaccinazioni siano presenti i genitori, soprattutto coloro che hanno vissuto esperienze negative e che possono raccontarle; la percezione del rischio a livello sociale viene così, attraverso questi movimenti, riportata in uno spazio pubblico. Mi sembra quindi fondamentale il forte impegno di contrasto alla disinformazione da parte di genitori e divulgatori, oltre naturalmente al sostegno dei programmi vaccinali.


sabato 4 giugno 2016

650 adesioni!


Bellissimo parlare della Carta in ogni occasione possibile e vedere l'entusiasmo di chi vuole cambiare le cose. La parola "cambiamento" è sempre appropriata quando si parla di vaccinazioni e non deve spaventare nessuno. E' necessario un cambiamento nel rapporto operatori-genitori, è necessario un cambiamento nell'approccio alla comunicazione delle istituzioni, è necessario un cambiamento nell'attenzione che le ASL dedicano ai Servizi vaccinali. Quando parliamo della Carta agli operatori sanitari non vediamo paura; vediamo la volontà di abbracciare il cambiamento e di esserne protagonisti.
Ne vedremo delle belle!
Nel frattempo le adesioni aumentano e a questo punto cominciamo a porci dei traguardi: 1000 adesioni per la fine dell'estate?!

venerdì 3 giugno 2016

La Carta e il Comune di Cingoli (MC)

Sono ancora pochi i Comuni che hanno aderito alla Carta, ma siamo convinti che molti seguiranno l'esempio virtuoso di Cingoli e Senigallia, che per primi hanno sottoscritto la nostra iniziativa.
Oggi vi parliamo del Comune di Cingoli.

Oltre 10.000 abitanti, in provincia di Macerata, adagiata sulla sommità del Monte Circe, a 631 metri s.l.m. per la sua posizione panoramica sul territorio marchigiano è denominata il "Balcone delle Marche".... potremmo dilungarci ma non avrebbe senso, se volete saperne di più troverete informazioni qui e qui.
Quello che a noi interessa è che Cingoli abbia aderito alla Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni. E questo è un gesto importante!
Il sindaco rappresenta la massima autorità sanitaria locale ed è importante che un'Amministrazione comunale dimostri con i fatti di adempiere ai suoi compiti di diffusione di informazione corretta e di contrasto alla disinformazione, specie quella che può potenzialmente nuocere alla salute dei propri cittadini.

... LA GIUNTA MUNICIPALE
 
A voti unanimi e favorevoli, resi palesemente,
 
                                                        DELIBERA  
     di approvare e fare proprio, per le ragioni espresse in premessa, come specifico Ordine del Giorno: "Carta Italiana per la Promozione delle Vaccinazioni" (All."A"), ritenendolo ampiamente condivisibile, in quanto i benefici che derivano dalla diffusione e dall'accettazione sociale dei vaccini  sono ben noti, infatti l'impatto positivo degli stessi per la salute e l'economia,  è sostenuto da consistenti evidenze scientifiche, condividendo la necessità di rimuovere gli ostacoli che  impediscono la diffusione di una norma finalizzata a garantire un più elevato livello di tutela della salute...

Comune di Cingoli - Delibera di Giunta n.53

mercoledì 1 giugno 2016

La Carta è per tutti!

La Carta è per tutti!

Abbiamo elaborato la Carta costruendola su principi così generici e condivisibili che chiunque dovrebbe essere favorevole ad accoglierli...
E ve lo diciamo con un pizzico di orgoglio: alcune azioni della Carta sono il risultato dello scambio di opinioni (non sempre amichevoli) che molti di noi hanno avuto con genitori antivaccinisti (che non hanno vaccinato i propri figli e che si impegnano attivamente a contrastare i programmi vaccinali in Italia).

La Carta è veramente per tutti!
Abbiamo già superato le 600 adesioni! Hanno già aderito tanti cittadini, operatori sanitari, blogger, studenti, professori e ricercatori.
Non tutte le azioni previste dalla Carta sono attuabili da ciascuno, ovviamente: un blogger potrà impegnarsi in attività di debunking, un Comune potrà impegnarsi a non concedere patrocini gratuiti ai movimenti antivax, un operatore sanitario può impegnarsi ad approfondire tecnicamente la vaccinologia, in modo da saper trasmettere informazioni corrette.

In questo blog segnaleremo le iniziative, le buone pratiche, le azioni implementate con atti concreti. Nel frattempo ricordiamo che nel testo della Carta abbiamo già proposto
una serie di scenari esemplificativi, a titolo esclusivamente indicativo di come i singoli portatori di interesse possano utilizzare la Carta. Abbiamo già elencato quelli che riteniamo attori importanti per "dare gambe" alla Carta:

Le ASL
Garantire la massima accessibilità alla pratica vaccinale attraverso un servizio di qualità a cui siano dedicate le giuste risorse, in ambienti vaccinali confortevoli dove operi personale sanitario qualificato, attento alle esigenze informative dei genitori.
 
 
I Cittadini
Impegnarsi nella divulgazione della Carta incoraggiando la comprensione dell’importanza sociale dei vaccini e promuovendo attivamente la cultura scientifica; impegnarsi nel contrasto alla disinformazione.

Gli Enti di Formazione (Scuole, Università...)
Promuovere la cultura scientifica nelle Scuole di ogni ordine e grado e nelle Università. Impegnarsi nella formazione dei futuri genitori e dei propri studenti, a cominciare dal corretto reperimento delle informazioni.
 

Gli Operatoti Sanitari
Promuovere l’importanza sociale delle vaccinazioni e la cultura scientifica, anche favorendo la divulgazione dei principi della Carta. Impegnarsi a sensibilizzare e informare i propri assistiti in merito alle opportunità preventive rappresentate dalle vaccinazioni garantendo le informazioni più frequentemente richieste dai cittadini, anche attraverso un percorso di costante aggiornamento.
 

I Giornalisti/Blogger
Impegnarsi attivamente nella diffusione della Carta online e offline, incoraggiando la collettività a partecipare alla condivisione dei principi della Carta e favorendo la comprensione dell’importanza sociale dei vaccini. Impegnarsi a non diffondere false informazioni, a non commettere errori giornalistici nel riportare informazioni e notizie in ambito scientifico e a rafforzare il rapporto di fiducia fra genitori e medici pediatri/vaccinatori.

sabato 14 maggio 2016

Apprezzamento del Ministero della Salute!

Non capita tutti i giorni di ricevere una mail dal Ministero della Salute, apri l'allegato, ti accorgi che è una lettera, la leggi e scopri che a scrivere è il Ministro in persona.

Dal sito del Ministero della Salute...

...Il 13 maggio 2016 il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, in una nota ai promotori della Carta, esprime apprezzamento per l’iniziativa.
"Si tratta di uno strumento moderno e utile per superare questo momento di difficoltà - sostiene il Ministro - e aiutare il Paese a migliorare le coperture vaccinali, purtroppo in drammatico calo su tutto il territorio nazionale”.
Il Ministro auspica, inoltre, una futura attiva collaborazione tra i promotori della Carta e la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero.


Leggi la notizia nel sito del Ministero della Salute




mercoledì 11 maggio 2016

Quasi 450 adesioni!

Siamo a quota 450 adesioni (o quasi).
Ci è venuta voglia di capire chi sta aderendo alla Carta.
Detto, fatto...

Alla data odierna (11 maggio 2016) abbiamo...
441 adesioni, 409 delle quali classificate nelle seguenti otto categorie:
1. Cittadini 53%
2. Operatori sanitari 28%
3. Studenti 5%
4. Giornalisti 3%
5. Blogger/debunker 1,5%
6. Società scientifiche 1,5%
7. Imprese 1%
8. Comuni 0,5%

E quel che più conta.... tutti impegnati in azioni a favore della corretta informazione sui vaccini!





domenica 1 maggio 2016

Il Blog del TeamVax Italia

Le idee si moltiplicano, le prospettive sono sempre più interessanti e nel frattempo arrivano i primi riconoscimenti, i primi successi. Quello che ruota attorno al TeamVax e alla Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni va raccontato. Abbiamo deciso di farlo attraverso questo blog... buona lettura!